Melamangio: torta di mele con ricetta del maestro Stefano Laghi
Oggi mi è caduto l’occhio sulla bacheca del blog, sulla barra di raggruppamento degli articoli e mi sono stupida nel vedere che sono giunta a 1035° post! Non mi soffermo mai sui dati del blog e non mi ero proprio accorta di essere arrivata ad un simile numero! Sarà per questo che a volte non ricordo le ricette che ho fatto? Probabile… Sicuramente ci sarà da fare un pò di scrematura e da eliminare qualche vecchio post, ma è pur sempre un gran lavoro e questo mi rende felice e in armonia con tutte quelle notti passate sul computer, con un occhio aperto e uno chiuso, con il gomito che a volte scivola giù dal bordo della scrivania e mi ricorda che è irrimediabilmente ora di andare a dormire.
Allora, per questa 1035^ ricetta preparo qualcosa di golosissimo, che mette sempre tutti d’accordo e che inaugura questa stagione autunnale: la torta di mele.
Chi non l’adora? Quasi nessuno direi. Nell’archivio del blog trovate già altre torte di mele, ma a me piace sperimentare e provare altri metodi e ingredienti così oggi preparo per voi questa “Melamangio” seguendo la ricetta del grande maestro Stefano Laghi.
Andiamo in cucina a pesare gli ingredienti
- 250 g di uova
- 300 g di burro
- 300 g di zucchero
- 50 g di tuorli
- 2 g di sale
- 5 g di scorza di limone grattugiata
- 300 g di farina
- 100 g di fecola
- 6 g di lievito in polvere per dolci
- 1.000 g di mele tagliate a cubetti
Il procedimento è semplice, veloce e prevede il metodo montato di burro e zucchero.
Montare il burro, lo zucchero, il sale e gli aromi con le fruste.
Unire anche le uova e i tuorli amalgamando il tutto.
Aggiungere la farina setacciata un paio di volte e le mele.
Creare un composto omogeneo e ben amalgamato.
Preriscaldare il forno a 200°C mentre si prepara lo stampo imburrandolo e infarinandolo leggermente. Versare il composto nello stampo e infornare a 180°C. Io ho deciso di giocare con lo stampo del pandoro e l’ho usato per cuocere anche questa torta.
Cuocere fino a doratura e fare la prova dello stecchetto per verificare la corretta cottura: inserire un bastoncino di legno fino al cuore della torta e sfornare se il bastoncino risulta asciutto.
Lasciare raffreddare, capovolgere o sformare dallo stampo e decorare a piacere con dello zucchero a velo.
Ottima e molto bella cotta nello stampo del pandoro!! Quante ricette, complimenti Tiziana, un bacione!!
Grazie Silvia, mi faceva troppo ridere nello stampo del pandoro, ma allo stesso tempo mi piaceva anche l’altezza della torta.
A presto e buona notte
Complimenti per il bel numerone di post!!!! E bella l’idea dell’uso dello stampo del pandoro, di certo alternativo!!!
Buona giornata
Grazie Mila!
Mi faceva troppo ridere quello stampo 😉
Buon fine settimana e grazie
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