Stoccafisso alla siciliana
La settimana inizia ancora in Sicilia! Io ho lasciato l’isola due settimane fa, ma sto ancora pensato al suo cielo, al suo mare e ai tanti piatti che ho degustato. Dalla Sicilia ho portato a casa un bel bagaglio di ricette, molte delle quali sono già nell’archivio del blog e molte altre sono invece nella mente, in attesa di prepararle.
Oggi ho deciso di augurarvi la buona settimana con questo stoccafisso alla siciliana. Non è certo un piato per tutti i palati, lo so bene, ma posso dirvi che è buonissimo.
INGREDIENTI DELLO STOCCAFISSO ALLA SICILIANA
Dosi per 6 persone
1.000 g di stoccafisso (precedentemente ammollato e battuto)
1.000 g di polpa di pomodoro
250 g di patate pelate e tagliate a pezzetti irregolari
mezza cipolla bianca affettata finemente
1 spicchio d’aglio
200 g di olive nere
20 g di capperi dissalati
30 g di pinoli
30 g di uva sultanina
1 bicchiere di vino bianco secco
olio extravergine d’oliva
PREPARAZIONE DELLO STOCCAFISSO ALLA SICILIANA
Tempo meno di 1 ora
Spinare, spellare e poi tagliare lo stoccafisso in pezzi abbastanza grossi, quindi farlo soffriggere in un tegame con la cipolla, un goccio d’olio evo e l’aglio schiacciato.
Eliminare l’aglio, aggiungere il vino e farlo sfumare.
Aggiungere la polpa di pomodoro, le patate e continuare la cottura a fuoco basso, fino a che il pesce sarà diventato morbido. Verso fine cottura aggiungere anche i pinoli, l’uva sultanina, i capperi e le olive. Io non ho aggiunto il sale, ma regolatevi in base al vostro gusto personale.
La ricetta che mi hanno insegnato in Sicilia prevede la doppia cottura: a seguito dell’aggiunta della polpa di pomodoro e dopo aver fatto prendere il bollore, bisogna versare tutto in una pirofila e continuare la cottura in forno a 180°C. Sfornare tutto quando le patate saranno cotte. Quando ho fatto questa ricetta a casa mia ho però preferito cuocere tutto nella casseruola sul fornello.
Servire caldo pensando alla Sicilia!
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La cucina siciliana ha due facce: una semplice ed una molto elaborata. La ragione va ricercata nella sua storia, infatti questa regione è stata a lungo divisa in due parti, tra la corte dei Borboni e il popolo, fatto di persone dedite all’agricoltura, alla pesca e alla pastorizia.
Questi due mondi si sono incontrati in cucina, si sono sovrapposti e influenzati a vicenda, ma hanno altresì subito le influenze delle dominazioni francesi, arabe e spagnole dando origine ad un ricettario regionale incredibilmente ricco e originale, nel quale sono protagoniste che eccellenti materie prime (verdure, erbe, carne e pesce).
Dato che oggi iniziamo la settimana con un piatto di pesce, direi di degustarlo in riva al mare… il mare della Sicilia! Vi aspetto e buona giornata.