La sagra della patata di Oreno
Sagra della patata di Oreno:
andiamo in Brianza a fare un giro e ad assaggiare
Settembre è tempo di sagre che si svolgono in affollati centri storici, soleggiati e caldi, che godono ancora del clima e della spensieratezza di quell’estate che sta per finire, ma che accolgono anche i freschi tramonti, giornate che si accorciano e chiedono un golfino sulle spalle all’imbrunire.
Non ho fatto in tempo a tornare dalle vacanze che sono subito stata attirata dal profumo del cibo da strada (o street food) e sono corsa in Brianza, precisamente a Oreno (Vimercate), non lontano da Milano, alla Sagra della Patata.
Di cosa si tratta?
Si tratta di una sagra biennale giunta alla sua ventinovesima edizione, che nel 2019 celebra il cinquantesimo della patata di Oreno.
La patata bianca di Oreno viene coltivata in questa zona della provincia di Monza e Brianza fin dalla seconda metà dell’Ottocento e ha caratterizzato il paesaggio rurale a partire da quell’epoca. Fatta eccezione di alcuni periodi storici, durante i quali la coltivazione della patata ha subito un declino, per motivi bellici o per ragioni legate all’industrializzazione e allo spopolamento delle campagne, a partire dal secondo dopo guerra la patata è tornata ad essere protagonista di queste aree (che comprendono anche Concorezzo e Arcore).
Caratteristiche della patata bianca di Oreno
Si tratta principalmente delle proprietà Kennebec, Albane, Bianchidea, Daytona.
Nell’area di Oreno di Vimercate, la produzione di questa patata è totalmente rivolta al consumo casalingo e, anche al di fuori della provincia, ha quasi totalmente il medesimo utilizzo e non viene impiegata in ambito industriale.
Questo tubero ha una forma quasi ovale, ha un peso che varia da 100 g a 600 g, una buccia liscia e gialla e una polpa bianca.
La patata bianca di Oreno è particolarmente adatta per fare gli gnocchi e il purè.
Volete andare alla sagra della patata di Oreno?
La sagra è iniziata venerdì 7 settembre fino a domenica 9. Verrà ripresa il prossimo fine settimana, durante il quale sarà possibile assistere a manifestazioni in costume medievale quali la rievocazione storica della discesa del Barbarossa (1167) e la sfida a dama vivente, tra le quattro contrade orenesi.
Lungo le vivaci strade di Oreno troverete tante bancarelle di artigianato, prodotti agroalimentari locali oppure provenienti da lontano, come ad esempio i dolci della Bretagna e i dolci di Palermo.
Per quanto riguarda le zone di ristoro della sagra, sarà possibile assaggiare le specialità a base della patata bianca di Oreno da mezzogiorno in poi.
Due passi a Oreno (Vimercate)
Passeggiando per queste vie ho potuto constatare che Oreno è un centro frizzate e pieno di vitalità, grazie evidentemente ai suoi abitanti e alle capacità organizzative di questo evento.
Non passano inosservate le bellezze culturali del luogo come il Casino di Caccia Borromeo, ma spiccano anche altri aspetti: è una sagra per tutti, soprattutto per famiglie e per bambini. Essendo a spasso con mia figlia di otto anni, non posso che apprezzare le sagre e manifestazioni che non si dimenticano dei più piccoli. In questa particolare occasione, oltre ai pazienti signori che insegnano ai bambini come fare gli gnocchi freschi, lungo le vie del centro storico, c’è un bellissimo oratorio che collabora all’iniziativa e in cui, oltre ai giochi più tradizionali, ha ospitato D.M. Games. Nelle foto che seguono potete vedere alcuni dei giochi in legno costruiti a mano, che hanno appassionato proprio tutti. Anche nei pressi del Casino di Caccia c’è una postazione con tanti giochi antichi in legno, nella quale ho visto file di bambini impazienti e davvero euforici.
Non solo patate
Durante la passeggiata tra le bancarelle ho avuto modo di conoscere i Mastri Speziali (di Zafferanza della Brianza) e ho acquistato il prezioso zafferano in pistilli. Ho assaggiato anche il miele allo zafferano ed era veramente buono. I Mastri Speziali sono quattro ragazzi che nel 2010 hanno piantato i primi bulbi di zafferano a Usmate Velate (Brianza), non lontano da Oreno, cominciando quest’avventura agricola e sperimentando tecniche agrarie. Dalla facoltà di agraria di Milano, luogo in cui si sono conosciuti i quattro soci, alla campagna di Usmate Velate la strada non sarà stata semplice, ma oggi è sicuramente ad un punto di eccellenza.
E il pane? Potevo far finta di non sentire il profumo del pane? Alla Sagra della Patata ho conosciuto e assaggiato il buon Pan d’Oreno ovvero un prodotto dolce da forno, non lievitato, impastato con farinetta gialla (farina gialla prodotta nel territorio), mandorle e nocciole tritate, uova e burro.
Adesso andiamo in cucina?
La ricetta classica degli
gnocchi di patate di Oreno
Non dimentichiamoci della cucina e proviamo a impastare gli gnocchi con le patate di Oreno.
Dosi per 6 persone
1.000 g di patate farinose lavate e non pelate
250 g di farina
un pizzico di sale fino
un pizzico di noce moscata
Mettere le patate in acqua fredda non salata, lessarle, quindi pelarle e schiacciarle con l’apposito schiacciapatate. Aggiungere il sale fino e la noce moscata.
Lavorando a mano e su un piano di lavoro infarinato, incorporare la farina al composto di patate e amalgamare bene fino ad ottenere un panetto compatto.
Tagliare dei pezzetti di impasto, arrotolarli con le mani fino a formare dei piccoli filoni (lavorando sempre con poca farina di supporto) e tagliare tanti pezzetti regolari.
Rigare gli gnocchi con una forchetta o con un rigagnocchi e disporli su un canovaccio infarinato, lasciandoli asciugare per circa un’ora.
Cuocere gli gnocchi lessandoli in acqua salata bollente, raccogliendoli con il mestolo forato quando vengono a galla.
Adesso possiamo sederci a tavola.