Pane con cioccolato all’arancia e amaretti
Questo pane è buonissimo!
Sembra un pane dolce, ma non è propriamente un pandolce. E’ un pane semplice arricchito con una piccola quantità di amaretti di Sant’Angelo Lodigiano e di cioccolato all’arancia. E’ ottimo per la colazione, ma non solo. In famiglia lo abbiamo apprezzato molto anche durante i pasti perché le quantità di cioccolato e amaretti sono tali da dare un’ottimo aroma e carattere al pane, senza trasformarlo totalmente in un prodotto dolce a tutti gli effetti. E’ da provare.
Se volete fare a casa vostra anche gli amaretti, nell’archivio del blog è già presente la ricetta per gli amaretti di Sant’Angelo Lodigiano. Cliccate qui per aprire direttamente il link.
Ingredienti
- 500 g di farina W230/260
- 100 g di cioccolato fondente aromatizzato all’arancia, tritato finemente con un cutter
- 50 g di amaretti sbriciolati
- 70 g di lievito madre (io ho usato il mio lievito madre solido mantenuto in acqua). Si può usare anche il lievito di birra, di cui suggerisco la quantità di 5 g
- 450 g di acqua
- 10 g di sale
- 2 cucchiaini di miele di bosco
Temperatura panetto alla fine dell’impasto: 25°C
Impastare a mano o con la planetaria/impastatrice. Se si usa l’impastatrice, montare sempre il gancio e non la foglia.
Versare farina, lievito e 250 g di acqua in una ciotola capiente. Cominciare ad impastare e poi aggiungere gradualmente la restante acqua. Fare attenzione a non versarla tutta subito perché altrimenti la farina potrebbe non essere in grado di assorbirla. Controllare con vista e tatto quando la farina ha bisogno di altra acqua e continuare così fino ad esaurimento dell’acqua.
Aggiungere il miele e infine il sale. Quando si sarà formato un bel panetto “incordato”, aggiungere cioccolato e amaretti, impastando a bassa velocità (se usate l’impastatrice) per non più di un minuto.
Trasferire il panetto sul piano di lavoro leggermente infarinato e lasciarlo riposare per 30 minuti. Procedere con un paio di pieghe all’impasto, chiudere bene le eventuali “fessure” e lasciare riposare ancora altri 30 minuti.
Mettere l’impasto in un mastello coperto e lasciare lievitare fino al raddoppio del volume iniziale, alla temperatura ideale di 26°C; in alternativa fare un riposo refrigerato a 4°C per 12 ore e poi riportare l’impasto a temperatura ambiente prima della cottura.
Procedere con pezzature a formatura: dopo la lievitazione, tagliare con un tarocco le quantità di impasto che si desiderano e dare forma al pane. Io ho scelto di tagliare tre capi (tre filoni) di uguale dimensione e peso e di fare una treccia, arrotolandola infine su se stessa come una chiocciola. Questo tipo di forme sono delicate in cottura perchè bisogna fare molta attenzione affinché, all’interno del pane, la pasta risulti perfettamente cotta in maniera omogenea.
Spolverare bene di farina, adagiare le pagnotte sulle teglie infarinate o foderate con carta forno oppure utilizzare la pietra refrattaria. Lasciare lievitare ancora 30 minuti a preriscaldare il forno a 230°C.
Infornare alla stessa temperatura per 5 minuti, quindi abbassare la temperatura del forno a 210°C fino a fine cottura. Cuocere con vapore (se non si ha un forno a vapore, mettere una ciotola d’acqua calda sul fondo del forno) e aprire il tiraggio durante gli ultimi minuti di cottura. Con il mio forno e per una forma così intrecciata, io ho impiegato circa 20 minuti. Se si possiede un termometro da cucina adatto al forno, misurare la temperatura al cuore e sfornare al raggiungimento di 92°C al cuore.
Forse ancora più buono il salato del pane col dolce del cioccolato e amaretti!!!! Buon week end
Siiii, la penso come te ;)…
Buon fine settimana Mila
Un pane particolarissimo che mi piacerebbe provare. Bella idea, buon inizio di settimana Tizi, un bacio
Ciao cara Terry, grazie!
Buona settimana anche a te 🙂