Domenica mattina vi avevo annunciato una bella iniziativa di cui ero venuta a conoscenza (clicca
qui per aprire il post) e adesso, dopo aver partecipato di persona all’evento, vi posso raccontare qualcosa di più.
Ormai sapete che su queste mie pagine amo parlare di cibo, condividere ricette, raccontare cooking show ed esperienze culinarie, ma ho anche sempre avuto un’attenzione particolare per l’educazione alimentare dei più piccoli e tutto ciò che riguarda la cultura del cibo e delle materie prime, che considero di fondamentale importanza già in tenera età. Per questo motivo sono sempre felice di farvi conoscere le persone che portano avanti iniziative educative ed estremamente importanti a favore dei bambini.
Chi
Ortando è un progetto didattico per promuovere le tematiche dell’orto della territorialità italiana che si rivolge ai bambini (soprattutto a quelli della scuola primaria), ai loro genitori e agli insegnanti ed è inserito nel Progetto Scuola Expo.
Dal 15 al 17 maggio i bambini che hanno partecipato all’evento di Milano hanno vissuto una vera esperienza da favola. Immersi in un’atmosfera magica, hanno imparato i principi della coltivazione tramite la storia del fagiolo pigro. Esiste infatti un fagiolo, quello della Villata, che non vuole faticare per crescere, come facciamo invece tutti noi, così sta vicino alle piante più forti, alle quali si aggrappa e si fa tirare …
Il laboratorio didattico
Due pazienti e competenti maestre hanno insegnato ai bambini a fare i contadini.
I bambini hanno messo le mani nella terra, seminato, “chiamato” il fagiolo pigro per farlo risvegliare e poi raccogliere.
Hanno ricevuto dei semi per rifare questa esperienza a casa propria e un carinissimo opuscolo contenente istruzioni sulla coltivazione, suggerimenti e ricette.
Dove
A Milano, sulla terrazza del SuperStudio Più di via Tortona n. 27, circondata dai tetti milanesi è stata creata una vera e propria risaia e un “ortosalotto”.
Ecco il concept fotografato e raccontato sulla terrazza:
Cari amici,
domani potremo piantare
anche noi i semi che ci avete regalato.
Avremo cura di seguirne per bene la crescita
e di annotarne gli sviluppi
sul quaderno che ci avete dato.
Tanti complimenti per il vostro lavoro,
che non ha prezzo
e i migliori in bocca al lupo
per tutti i vostri progetti.
La scoperta dei vasi Vipot
Il vaso naturale Vipot è fatto in media dall’85% di fibre vegetali di scarto del riso (lolla) e dal 15% di aggregati vegetali.
E naturale al 100%, totalmente compostabile, è molto più adatto della plastica alla crescita delle piante, resiste al gelo e le piante crescono prima e meglio.
“Perché di terra ne abbiamo una sola”.
L’Ortosalotto
“E’ un’idea che nasce dalla volontà di sensibilizzare le persone a sviluppare amore verso la natura, iniziando dal proprio salotto…”
Anch’esso posizionato sulla terrazza di via Tortona n. 27, al centro dell’opera “Terzo Paradiso” del maestro Michelangelo Pistoletto.
Rif. efferredesign.com
La strada del riso vercellese
Immagina una strada
Buon lavoro a tutti
Che cosa fantastica! Io ho un orto sul balcone e cerco sempre di coinvolgere la mia piccolina in questa bellissima avventura che è la natura 🙂
Fai benissimo 🙂
Ciao
Tiziana
Grazie per aver condiviso con noi quest'esperienza e queste idee.. un bacio 🙂
Grazie a te Valeria di averla letta e di essere passata a trovarmi.
Un bacio
Tiziana
Molto bello questo servizio.
Io non ho spazio per un'orto, ma ho tante aromatiche. Invece mio padre ha un bellissimo orto e ho la fortuna che mi passa le verdure fresche che coltiva.
A mia figlia piace la natura ma ancora purtroppo non ne apprezza i frutti (solo carote!)
Sei fortunata comunque ad avere l'orto del papà Natascia 😉 🙂
Grazie e ciao!
HO BISOGNO DI PARLARTI CARA, MI DARESTI LA MAIL O MI CONTATTI PER FAVORE DAL MODULO BLOGGER COSI' TI SCRIVO, GRAZIE????BACI SABRY
Arrivo!
HAI RICEVUTO IL MIO COMMENTO???BACI SABRY
Si Sabry, ti ho risposto. Fammi sapere se hai risolto. Ciao,
Tiziana
come sarebbe bello avere un orto, ma mi devo accontantare delle mie piantine aromatiche sul balcone!
baci
Alice
Davvero Alice! Comunque non è poco.
Ciao e buon fine settimana
Tiziana