Incontriamoci fuori dal tempo, incontriamoci a Marostica
MAROSTICA
Incontriamoci fuori dal tempo
Per l’articolo numero 1300 di questo mio spazio virtuale ho deciso di portarvi in un posto speciale: Marostica.
In occasione di un piccolo e grande traguardo nel mondo del web, ho scelto una particolare destinazione che è proprio la cittadina di Marostica. Non è una scelta casuale perché si tratta di un luogo, a mio avviso, fuori dal tempo e dallo spazio come il mondo virtuale in cui vi scrivo.
Siamo nella bellissima regione Veneto, in provincia di Vicenza e nella città che è divenuta famosa con il nome de la città degli scacchi. Qui infatti, il secondo fine settimana di settembre degli anni pari, si svolge la partita a scacchi con le persone al posto delle pedine e su di una scacchiera grande quanto la piazza principale della città. Un evento straordinariamente bello e suggestivo che richiama una vicenda del 1454.
La storia riguarda Rinaldo d’Angarino e Vieri da Vallonara, due giovani della zona, innamorati della stessa dama, Lionora. Per contendersi la bella amata, essendo proibito il duello, l’unica possibilità era quella di giocare una partita al nobile gioco degli scacchi, al fine della quale Lionora avrebbe sposato il vincitore della partita.
Si narra che, essendo Lionora innamorata di uno dei due, aveva fatto sapere al contado che il castello da basso si sarebbe illuminato di candida luce se la partita fosse stata vinta dal suo amato; ciò affinché tutti potessero festeggiare con lei e partecipare alla sua gioia.
Si tratta di un evento emozionante e maestoso che si rinnova in una bellissima cornice, in cui i comandi delle milizie vengono tutt’oggi impartiti nella lingua della Serenissima Repubblica di Venezia, come all’epoca in cui Marostica era una delle fedelissime città della Repubblica di Venezia e il proprio governo era retto da un podestà di Venezia.
Il castello inferiore (fotografato durante il periodo di Natale)
1800 metri è la lunghezza delle mura di cinta che uniscono il complesso del castello di Marostica, il castello inferiore e il castello superiore. La costruzione dei due castelli risale a 1300, epoca in cui il territorio passò sotto il dominio degli Scaligeri e Cangrande della Scala riorganizzò gli spazi urbani di Marostica.
Interno del castello inferiore, chiamato anche castello da basso
L’altopiano di Asiago
Il castello superiore
Il palazzo del Doglione
Il castello superiore sorge sulla punta più alta del colle Pausolino e la sua torre venne costruita su una preesistente torre romana. La salita a piedi per arrivare in cima è una suggestiva passeggiata.
Il palazzo del Doglione (con la torre rossa e l’orologio) risale invece al 1200 e oggi è sede della biblioteca Prospero Alpini.
La chiesa della Madonna del Carmine
Il polo museale e i ricordi della Grande Guerra
Per quanto riguarda invece la cucina?
Marostica è famosa per la sua ciliegia IGP, ma tutto il territorio vicentino offre una grande varietà di prodotti come gli asparagi di Bassano, i fagioli di Posina, il broccolo fiolaro, il sedano di Rubbio, le patate di Rotzo, il radicchio di Asigliano, i piselli di Lumignano e il riso vialone nano delle Abbadesse.
Io cosa vi preparerò di tradizionale, nella cucina di casa mia, per ripensare ai luoghi appena visitati?
Ecco l’occasione per cucinare ancora una volta un pesce che piace moltissimo alla mia famiglia, il baccalà, ma lo farò alla vicentina! Il nostro prossimo appuntamento sarà per domani mattina con l’articolo dedicato al Bacalà alla Vicentina.
Nell’archivio del blog potete già trovare il baccalà con pomodori e patate, la zuppa di fatto e baccalà, il baccalà con cavolo nero e uvetta, Il baccalà con asparagi e uvetta e lo stoccafisso alla siciliana.
A presto.
[…] la visita alla bellissima città di Marostica, è giunto il momento di cucinare il Baccalà (o bacalà) alla […]
Grazie Tiziana di questo dettagliato e interessante reportage. Ogni volta che salgo in Veneto ne approfitto per un giretto turistico tra i tanti borghi storici, ma Marostica è veramente particolare, e merita di essere visitata più e più volte.
Un abbraccio
Maria teresa
Grazie a te Maria Teresa di essere venuta a spasso con me 🙂
Un abbraccio,
Tiziana