Insieme per Gioppy
Storie dietro l’angolo
Un sabato insolito, inaspettato e dal sapore amaro.
Dopo un breve messaggio di una cara amica che stimo, sono venuta a conoscenza di un fatto molto triste che riguarda una giovane madre alla quale sta per essere tolto il figlio minore. Una storia difficile e per me complicata da spiegare, ma pregna di dolore.
Spesso si è portati istintivamente a pensare che certi fatti siano solo oggetto della cronaca giornalistica; che siano distanti nel tempo o nello spazio, senza purtroppo renderci conto che sono invece vicinissimi a noi.
Dopo aver superficialmente letto le poche righe che ho trovato su questa vicenda, non sono riuscita a perdermi nelle mie faccende e nei miei impegni: come un picchio che continuava a battere nella mia mente, questa storia mi tormentava. Ho deciso di andare, insieme alla mia famiglia, al piccolo raduno pomeridiano organizzato dalla giovane madre per chiedere sostegno alla propria causa. Lì non sono riuscita a trattenere le lacrime per la situazione che piano piano si delineava e, soprattutto, ho conosciuto altre donne che, con toni gentili e garbati, raccontavano le proprie vicissitudini.
Si è spalancato un mondo che non conoscevo, fatto di donne vittime di violenza domestica e altresì vittime di cavilli legislativi che tuttora faccio fatica a raccontare.
Ho rivisto velocemente nella mia mente e negli occhi di quelle donne, le stesse storie di criminalità domestica alle quali i telegiornali ci hanno tristemente abituati, ma non conoscevo assolutamente alcuni risvolti che queste storie, a volte e legalmente, possono prendere a discapito dei bambini.
Inizio la settimana culinaria sul blog con il mio più grande in bocca al lupo per queste mamme. Non riesco a togliermi i vostri sguardi dalla testa.
Chi vorrà farsi una personale idea, può cercare nel web: #Maternamente #MovmentiAmociVicenza #insiemepergioppy
Che storie tristi, donne perseguitate doppiamente. La legge che dovrebbe proteggerle, diventa invece loro nemica. Vedo anch’io casi simili, avendo contatti con tabte famiglie nella scuola.
Grazie Tiziana per la tua testimonianza, buona settimana.
Io non ci volevo credere. Con Stefano continuavamo a dirci: “Qualcosa non quadra. Non può essere così!”
Dopo abbiamo incontrato tutte quelle donne. Tutte gentili, pacate, con un peso sul cuore indescrivibile perché allontanate dai loro figli senza motivo, se non quello di un ricatto di un padre che non si rassegna. Quanta tristezza.
Buona settimana anche a te e grazie di essere passata a farmi compagnia 🙂