Focaccia dolce alle banane con pasta d’albicocche
Focaccia dolce alle banane
Chiamarla così suona riduttivo. Forse, bisognerebbe dire che si tratta di:
- una focaccia con una miscela di farine e di semi misti;
- un impasto con metodo indiretto con poolish e li.co.li.;
- un dolce non troppo dolce, ma quel tanto che basta per deliziarsi a colazione, a merenda, durante un picnic, ad un compleanno, …
- farcito con frutta fresca (banane) aggiunte prima della cottura;
- decorato e lucidato con apricottatura all’albicocca. Con questo termine i pasticceri si riferiscono alla lucidatura di un dolce (pre e post cottura) con pasta di albicocche.
Ricetta
(Per circa 1 kg e mezzo di prodotto)
Poolish
- 200 g di farina di grano tenero per lunghe lievitazioni
- 200 g d’acqua
- 1 g di lievito compresso
Mescolare tutto in una ciotola, coprire con canovaccio, lasciare lievitare a 20/22°C (temperatura ottimale) per circa 10/12 ore. A questo punto si può utilizzare nell’impasto successivo.
Nota: per tutti gli approfondimenti sul poolish e sulla temperatura dell’acqua da usare, leggere l’apposti articolo Poolish e Biga.
Impasto della focaccia dolce
- poolish lievitato
- 40 g di li.co.li.
- 300 g di farina di grano tenero per medie lievitazioni
- 100 g di farina di cereali (io ho usato una miscela che contiene semi misti di lino, sesamo, soia, farina di segale, di grano tenero e di farro)
- 2 uova intere
- 150 g di zucchero semolato
- 100 g di panna liquida
- 6 g di sale fino
- 2 banane tagliata a pezzetti
- qualche cucchiaio di pasta d’albicocche
- 20 g di burro da far sciogliere a bagnomaria per la lucidatura post cottura
- un po’ di zucchero semolato o di canna da aggiungere dopo la lucidatura con il burro
Il lavoro si può fare sia a mano che con l’impastatrice (montando gancio o foglia K con la planetaria).
Mescolare il poolish con le farine, aggiungere le due uova e impastare per una decina di minuti. Aggiungere il sale e lo zucchero (poco alla volta) alternando la panna liquida. Versare dell’acqua in piccole dosi al bisogno. Se la massa richiede liquidi ed è troppo asciutta, versare quindi un po’ d’acqua. Continuare così per qualche minuto. Si formerà un impasto nervoso, ma molto idratato.
Lievitazione
- Lasciare la focaccia nella ciotola per circa 30 minuti, fare un paio di pieghe (se la massa è molto bagnata è normale), coprire e fare lievitare altri 30 minuti.
- Fare un altro giro di pieghe nella ciotola e lasciare lievitare altre 2 ore a temperatura ambiente.
- Ungere gli stampi con del burro e lasciare terminare la lievitazione direttamente negli stampi (*).
Nota su stampi e quantità finale
(*) Il prodotto deve essere spezzato in varie parti a seconda degli stampi che si hanno a disposizione e del numero di focacce che si vogliono preparare.
Io ho preparato 4 porzioni cuocendole in teglie rotonde e basse da 22 cm di diametro.
Come farcire e decorare la focaccia
- Tagliare 2 banane a pezzettoni.
- Schiacciare bene ogni pezzo contro la focaccia (già adagiata e lievitata nella teglia).
- Aggiungere qualche cucchiaio di pasta d’albicocca, coprendo bene i pezzi di banana in modo che non si rovinino con il calore.
- Dopo la cottura, quando la focaccia è ancora molto calda, lucidare con del burro sciolto e un po’ di zucchero semolato o di canna.
Cottura
Preriscaldare il forno alla massima temperatura, infornare in modalità statica a 250°C per circa 20 minuti. Sfornare al raggiungimento di 93°C al cuore (da misurare sempre con apposita sonda).
Tra un impasto e l’altro
Con un libro tra le mani, sempre
Cosa stai leggendo di bello? La mia ultima lettura è Il crepuscolo del mondo, scritto da Werner Herzog, edito da Feltrinelli.
È la storia di Hiroo Onoda (1922-2014), un soldato giapponese che rimase nascosto nella giungla dell’isola di Lugang, nell’arcipelago delle Filippine per quasi 30 anni dopo che la Seconda Guerra Mondiale finì. Il Giappone si era arreso agli Stati Uniti, la guerra era conclusa, ma nessuno lo avvisò. Rimase sull’isola a vivere come un fantasma, perdendo la cognizione del tempo, continuando a difendere il luogo dal nemico, oltre che se stesso da una natura impietosa e dai propri demoni.
È una bella lettura e una storia sconvolgente, che dona molti spunti di riflessione sulla vita e sulla condizione umana.
Buonissima per colazione questa focaccia, mi fai venire voglia di impastare!