Estate che vai
Gli equinozi sono sempre stati per me dei giorni particolari ed affascinanti, emblematici di quell’equità che solo questi giorni hanno il privilegio di vantare. Sono i due giorni dell’anno in cui la giornata dura quanto la notte, la luce quanto il buio.
Mentre il caldo perdura sotto la coltre d’afa di questi giorni e le temperature restano decisamente estive, come tutti gli anni sento che oggi cadrà quella foglia rossa che annuncerà l’autunno e io dovrò dire ciao all’estate. Si, un giorno devo pur sceglierlo per questo malinconico arrivederci e devo anche cominciare a chiudere gli ombrelloni.
Forse non è un caso che la mia bambina sia nata proprio oggi, otto anni or sono; lei che è un piccolo giudice, così razionate e concreta e che mi riporta sempre giù dalle nuvole. Se non ci fosse lei a portare l’autunno, con l’avvolgente e intenso colore che la natura offre in questo periodo, sarebbe più grave il salutarti, estate.
Alto lo sguardo e indietro la testa verso le fronde che stanno per spogliarsi, perché si, è così, anche se fuori splende e riscalda il sole.
[…] imparato questa ricetta durante la scorsa estate in Provenza e sicuramente esisteranno altre varianti della stessa, un po’ come succede per […]