Cappasanta o conchiglia di S. Giacomo
Ci sono due specie, una mediterranea e una atlantica, che vivono sui fondali dei mari.
Tra i molluschi è quello in grado di spostarsi attraverso il movimento di apertura e chiusura delle valve.
Non sopravvivendo molto dopo la pesca, vengono spesso vendute morte con le valve aperte, con una sola valva o senza. E’ comunque anche diffusa la vendita di questi molluschi vivi.
Per aprirla e pulirla bisogna usare un coltello, infilarlo tra le valve e tagliare il muscolo che la tiene chiusa. A questo punto si elimina la vescicola nera e il mantello. Rimarranno da usare la noce bianca (vedi foto), il corallo e le barbe (queste ultime si possono usare per un fumetto).
Per cuocerla si può usare la piastra, la griglia, il vapore, si può far dorare in una padella, si può semplicemente marinare a crudo per fare dei piatti freddi oppure si può gratinare in forno nella sua conchiglia, mettendo un trito di pangrattato, olio evo ed erbette (timo, prezzemolo).
Noi oggi le prepariamo alla piastra/griglia, togliendo prima la pellicina che le avvolge, ungendole con in goccio di olio evo e adagiandole sulla piastra (già ben calda) 30 secondi per lato.
Adoro le capesante!
siamo in due Ale!
Quanto mi piacciono, così dolcine…. ottime!!!
Anch'io le adoro 🙂
Mi piacciono tantissimo, soprattutto alla griglia perché mantengono il loro sapore inalterato!!!
Ma non le ho mai preparate, a casa quello che viene dal mare è apprezzato solo da me e quindi lo cucino poco!!!
Buona giornata!!
Peccato Silvia! Qua invece divoriamo pesce.
Anch'io le preferisco alla griglia.
Grazie, a presto e buona notte
Tiziana
Che buone, mi piacciono tantissimo, e se non fossero cosi costose le mangerei più spesso !
Effettivamente non sono proprio economiche… 😉