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A spasso nel Lodigiano: sosta a Lodivecchio

Oggi vi porto a scoprire un vero gioiello immerso nella campagna lodigiana di Lodivecchio: la Basilica dei XII Apostoli, meglio nota come Basilica di San Bassiano.
La basilica risale al IV secolo D.C. e nella sua forma attuale rappresenta un importante esempio dell’architettura medievale lombarda. Ha una facciata in cotto tripartita e varie aperture di diversa forma, tra cui bifore “a cielo aperto”, monofore e oculi ed è sormontata da pinnacoli.
L’interno è basilicale a tre navate e racchiude affreschi e rilievi di pregio del XIV secolo. Molti di questi affreschi raccontano la storia di San Bassiano, vescovo e patrono di Lodi (Siracusa, 319 – Laus Pompeia, 8 febbraio 409).
Venire da queste parti a fare una passeggiata o arrivare in bicicletta lungo le piste ciclabili, svoltare un angolo e trovarsi qui è davvero bello.
E’ uno di quei posti in cui si respira la storia, si osserva l’orizzonte, si perde lo sguardo nel verde della campagna tutta intorno, si prova ad immaginare. 
All’interno della basilica si svolgono spesso dei concerti e vale la pena fermarsi, fermarsi davvero con testa e corpo e ascoltare.

Ormai vi sarete abituati a questi miei articoli mordi e fuggi, con i quali cerco di farvi scoprire luoghi, prodotti tipici e abitudini culinarie senza dilungarmi troppo su un aspetto o sull’altro, ma non vi nego che ho la tentazione di scrivervi molto di più… 
Il lodigiano è una terra spesso dimenticata o della quale si parla poco rispetto ad altri grandi e bellissimi territori della nostra meravigliosa Italia, ma ha una campagna ricca e prosperosa e città che racchiudono la loro personale bellezza e tipicità.
Riscoprire la bella sensazione nell’andare a fare ricerche in biblioteca, anziché abbandonarsi come si fa di questi tempi alle ricerche su internet, rischiando di inciampare nel primo sito che si presenta,  è stato motivante e allo stesso tempo un pò triste. La bibliotecaria mi ha mostrato una parete intera di libri sul lodigiano dicendomi: “Tiziana, prendi tutto quello che vuoi e riportamelo con calma, perché non c’è nessuna fretta; questi libri non li legge nessuno. La Regione, i Comuni, … spesso mi mandano dei volumi nella speranza di promuovere la conoscenza del territorio, ma rimangono sugli scaffali.” 
Effettivamente è sempre un pò triste il modo in cui a volte passiamo altezzosamente davanti alle nostre meraviglie, senza accorgerci di loro. Mi ha fatto però anche sorridere che una mezza milanese e mezza emiliana come me, con la passione per la cucina e non solo, arrivata da queste parti un pò per caso, si sia imbattuta in quello scaffale impolverato.
Vi porterò ancora a spasso per questo territorio lodigiano e non soltanto da queste parti, nella speranza di riuscire sempre ad apprezzare la straordinaria bellezza che ci circonda.
Nel frattempo, dato che mi sono dilungata troppo, come temevo… e che inserire di seguito una ricetta tipica rischierebbe davvero di farvi calare la palpebra, vi saluto con una bellissima stampa d’epoca che ho trovato su “Lodi e il Lodigiano nelle Stampe d’Epoca” edito dal Centro Culturale S. Cristoforo di Lodi e con qualche altro scatto fotografico che ho fatto dentro e fuori la Basilica. 
Vi aspetto domani con altre ricette e prossimamente con altre passeggiate nel lodigiano e altri piatti tipici.

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