Pane semi-integrale al cioccolato: dove si è nascosto l’uovo di Pasqua?
Se anche voi avete dei bambini che hanno ricevuto in dono una quantità di uova di cioccolata maggiore di quanta riescano a mangiarne in un anno, allora potete capirmi…
Mia figlia adora il cioccolato, ma per fortuna sa contenersi ed è in quella fascia d’età in cui preferisce aprire l’uovo per cercare la sorpresa racchiusa al suo interno. Ad ogni modo, per evitare che anche nel lungo periodo tutto quel cioccolato finisca nella pancia, ho pensato di prenderne un pò per fare un pane adatto alla colazione e alla merenda. Ne ho sfornato un pò e poi ho congelato una bella quantità per i periodi in cui servirà.
Devo dirvi che quando panifico con il cioccolato e uso dell’ottimo cioccolato fondente, quel cioccolato si sente, eccome se si sente sgranocchiando il pane! Con queste uova del supermercato, che purtroppo attirano i bambini con immagini di cartoni animati, è invece tutta un’altra cosa.
Comunque, ecco la ricetta con un pò di farina integrale. Trovo che la farina integrale sia eccezionale insieme al cioccolato.
- 300 g di farina integrale macinata a pietra
- 200 g di farina di grano tenero tipo “0”, w 260
- 60 g di lievito madre solido mantenuto in acqua
- 400 g di acqua
- 10 g di sale fino
- 200 g di cioccolato spezzettato grossolanamente
Temperatura finale impasto: 26°C
Si può impastare a mano o con la planetaria.
Cominciare a mescolare le farine con il lievito, quindi aggiungere gradualmente l’acqua. Fate attenzione a non versarla tutta in una volta e ad assecondare le esigenze del vostro impasto.
Aggiungere il sale verso la fine dell’impasto, quando c’è ancora un pò di acqua da fare assorbire. Lavorare sempre con velocità minima o n. 1.
Durante l’ultimo minuto di lavoro, aggiungere il cioccolato.
Mettere il panetto sul piano di lavoro leggermente infarinato e lavorarlo velocemente con le mani, in modo da ottenere un impasto omogeneo e ben fatto.
Lasciare puntare a temperatura ambiente, scoperto, per circa 45 minuti.
Riprendere l’impasto, fare un paio di pieghe, ripristinare la forma del panetto e posizionarlo in un mastello sufficientemente grande da contenere l’impasto raddoppiato di volume. Lasciare lievitare a temperatura ambiente o, al massimo, a 26°C.
Attendere che la lievitazione abbia raggiunto la giusta maturazione e poi rimettere il panetto sul piano di lavoro, capovolgendo l’impasto. Procedere con le pezzature (tagliare in varie porzioni del peso desiderato) e le formature (dare al pane la forma prescelta). Io ho fatto varie forme, come si vede nelle foto.
Infarinare i pani, accarezzarli con le mani in modo da stendere la farina sulla loro superficie, posizionarli sulle teglie da forno infarinate o su pietra refrattaria e lasciare lievitare ancora.
Preriscaldare il forno a 220°C con vapore (mettendo una ciotola d’acqua calda sul fondo) e, quando il forno raggiunge la temperatura, fare lo scoring (tagli trasversali con una lametta sulla superficie del pane) e infornare. Cuocere alla stessa temperatura per i primi 10 minuti, quindi abbassare a 200°C e continuare fino a fine cottura. Aprire il tiraggio (una fessura del forno) durante gli ultimi 5 minuti di cottura. Il pane sarà cotto quando, bussando con le nocche sul fondo del pane, si sentirà “il vuoto”. Se si possiede una sonda, il pane è cotto quando raggiunge la temperatura di 92-94°C al cuore. I tempi di cottura variano da forno a forno, ma sopratutto in base al peso di pani. Il mio consiglio è quello di cuocere pani della stessa dimensione, durante la stessa informata perchè altrimenti si rischia di avere dei pani già cotti, mentre quelli più grandi non lo sono ancora.
A presto e buon fine settimana.
[…] pane che prepariamo oggi ha una lievitazione mista: un poolish al latte (preimpasto liquido […]