Blog e influencer
Questa mattina ho letto l’ennesimo articolo che parla negativamente del mondo dei blog e degli influencer. Non nego di averlo letto con il medesimo rammarico e sconforto di sempre… Like for like, ricerca di visibilità a tutti i costi, programmini per truccare il numero di follower, rincorsa sfrenata dietro alle aziende per poter strappare un contratto, richieste o pretese di entrare gratis ovunque, insomma ne usciamo come una categoria di disgraziati. Sorgono spontanee delle valutazioni e non ci si sente affatto parte di un simile trend, poi alla fine si rimettono a posto i pensieri, si riordinano le idee e le priorità e si torna all’essenziale. Qual’è il mio essenziale? Qual’è il mio posto tra i blogger? Beh, lo riassumo in un elenco…
- il blog è un bellissimo spazio non spazio nel quale esprimere la mia creatività e la mia passione per la cucina
- il blog è l’espressione di alcune passioni (cucina, fotografia, viaggi) che hanno potuto trovare il loro spazio durante la maternità e negli anni successivi e che ben si sono insinuate nella vita famigliare, dando spazio alla mia creatività (per me fondamentale) nel periodo in cui spazio e tempo per se stessi non ce n’erano più…
- il blog è la mia lezione di yoga che non ha orario e che posso praticare a qualsiasi ora (diciamo pure che scrivo di notte con un occhio aperto e uno chiuso…), dopo che la giornata “ordinaria” di lavoro e di impegni famigliari è terminata
- il blog è la boccata d’aria fresca alla mia mente, che arriva tutte le volte che ce n’è bisogno
- il blog è sinonimo di quell’innato desiderio di condivisione, tipico del mio carattere
- il blog è lo stimolo a fare sempre meglio
- il blog mi ha condotto a studi, corsi e libri che sarò sempre fiera di aver letto e fatto
- il blog mi ha portato a conoscere tante persone con le mie stesse passioni che probabilmente non avrei mai conosciuto altrimenti
- il blog è stato il primo passo verso i corsi rivolti ai bambini, che ho fatto con tanta passione e dedizione e mi ha concesso un privilegio, più che un lavoro, che non ha prezzo
- il blog è studio, ricerca e ancora studio
- il blog non è la mia rincorsa verso il contratto o pseudo tale da parte di un’azienda. Il lavoro si paga, sempre, così a forza di rispondere con dissenso a quelle aziende che ti prospettano una falsa visibilità in cambio di lavoro gratuito, non mi disturba più nessuno…
- il blog, come tutti i luoghi di questo mondo, è fatto di tutte le sfumature possibili e immaginabili: c’è chi lavora e chi ruba; chi studia e chi copia; chi mette le basi e chi sfrutta solo il momento; chi è garbato e chi no. Potremmo fare un elenco infinito e contestualmente accorgerci che stiamo menzionando proprio tutti i luoghi del mondo! Non è forse così dappertutto? Lo era a scuola, è tale sul posto di lavoro e anche nelle famiglie.
Proprio da quest’ultimo punto nasce la mia infinita dedizione al mio blog: vado avanti per la mia strada, fatta di studio e di ricerca della professionalità, senza mai calpestare nessuno, ma porgendo una mano a chi ne ha bisogno, sperando di essere sempre all’altezza delle aspettative dei miei lettori. Proseguo in questo percorso di benessere personale, in cui la condivisione con gli altri e con persone che spesso non si conoscono, fa crescere e imparare sempre cose nuove, mettendo anche a disposizione di chiunque un bagaglio di ricette online, il quale è per me un motivo di sereno orgoglio e allegria.
Ho incontrato molti più blogger con grandi doti e un bagaglio di nozioni da elargire, rispetto a coloro che vengono spesso dipinti negativamente.
Chi ha basi e volontà, continuerà. Chi cerca l’effimero, prima o poi svanirà. I lettori, una volta diradata un pò la nebbia, sapranno sempre cosa scegliere.
Ho letto con piacere questo post.
Il blog per me è condivisione , ma anche un modo per imparare da chi ne sa di più e non vergognarsi di dire “non lo sapevo”, ma è soprattutto una mia raccolta di pasticci, di piatti provati, che spero possano essere utili a chi ha poco tempo ma voglia di portare in tavola piatti diversi.
Non è un lavoro, per carità, è solo un angolo mio al quale dedico qualche ora al giorno.
Ho avuto il piacere di conoscerti e di apprezzare ancora di più da vicino la tua bravura.
Un bacio 🙂
Ciao cara Daniela, non vedo l’ora di rivederti, magari durante un’occasione allegra come quella di Piacenza!
Anch’io la penso fortemente come te. Tu sei infatti tra quelle persone che ho avuto modo di conoscere tramite il blog, durante questi 4 anni, che ammiro molto e che nulla hanno a che fare con questo nuovo stereotipo.
Un grande abbraccio e tanta simpatia,
Tiziana
Interessante quello che dici e concordo. La base secondo me è l’invidia, l’incapacità di ammettere i propri limiti ma sopra tutto il fatto che dietro un “anonimato” ti senti autorizzata a fare tutto e di più senza pensare che poi in fondo la cosa si ritorce. Il mio blog è piccolo, non faccio pubblicità, non sono una food ma di ricette ce ne sono tante ma anche altro perchè i miei interessi sono molteplici altrimenti mi annoio. Vai avanti cosi come io pure basta che noi siamo soddisfatti nel nostro piccolo o grando luogo che è lo spazio qui ma nostro. Buona serata un abbraccio.
Grazie del pensiero Edvige!
Proprio stamattina leggevo le solite generalizzazioni verso i blogger, che ci vedono come degli influencer compulsivi e senza contenuti e invece, tra le tante persone che ho conosciuto io in questo mondo, ce ne sono tante che hanno una passione e una bravura incredibili e che nulla hanno a che fare con questi profili.
Buona serata anche a te e un abbraccio.
È l’ultima frase la sottoscrivo! Naturalmente ognuno ha i suoi motivi per tenere o meno un blog, ad ogni modo mi piacciono le tue motivazioni. Un abbraccio e buona continuazione
Grazie Terry!
Le mie considerazioni nascevano stamattina durante una lettura, una delle tante in cui si generalizzava negativamente sui blogger. Mi piace invece ricordare quante belle e brave persone ci sono che hanno un blog e che condividono passioni e bravura.
A presto e ciao
Un bell’articolo come e’ bello il tuo blog. Essenziali ma precise le tue parole nel descrivere cio’ che provi e che provo anche io. Criticano gli “influenzer” ma nessuno specifica che i Blogger non obbligano nessuno a far visita al loro sito, a commentare o a mettere like. Se una cosa non mi piace semplicemente non la considero; viceversa metto mi piace e condivido: senza obbligo. Siamo noi che ci influenziamo se lo vogliamo; nessuno mi ha mai imposto la lettura di un articolo. Piuttosto criticherei la pubblicita’ invasiva che propinano senza sosta ovunque nei social(ingannevole e bugiarda). Volessero parlare di quella…Baci Tiziana.
Ciao Milly!
L’articolo nasceva da quel caso di cui parlavano ovunque questa settimana… di quella blogger che chiedeva di soggiornare gratis in un hotel e di quel direttore che ha replicato pubblicamente… insomma, orami è storia.
Quando generalizzano sul mondo dei blog è sempre brutto. Siamo tutti diversi. Ci saranno sicuramente casi, molti casi come quello finito sui giornali questa settimana, ma ci sono molte più persone brave e piene di passioni che scrivono sui blog con educazione, molta professionalità e che non chiedono mai nulla 🙂
Poi mi sono detta: chi generalizza fa già un grandissimo errore. Generalizzare è sempre troppo facile…
Dopotutto, queste aziende che si lamentano tanto dei blog, sono anche le stesse (non tutte, ma molte di loro lo sono) che hanno spesso contattato i blog per avere pubblicità/ricette/lavori gratis.. e anche molti blogger si sono stancati di loro.
Alla fine resto sempre della mia idea: c’è spazio per tutti, come in ogni angolo della vita e di questo mondo, e ognuno andrà avanti con i propri obiettivi e con le proprie idee.
Grazie di essere passata tra le mie pagine! E’ davvero un piacere 🙂 Vedo che sei anche della stessa idea 😉
A presto Milly e buona serata.
Volevo scrivere “Influencer”