Pane di campagna con farina di Tritordeum e lievito madre liquido
Oggi prepariamo un pane buonissimo utilizzando la farina Tritordeum (cereale ottenuto dall’abbinamento di orzo e grano duro). Facciamo una lievitazione naturale con pasta madre e un impasto con metodo autolisi.
Per fare questo pane ho preso spunto dalla ricetta tratta dal libro “Il grande libro del pane” di P. Giorilli e E. Lipetskaia, edito da Gribaudo, facendo una modifica: ho usato solo lievito madre liquido in luogo del lievito madre abbinato al lievito di birra.
Ingredienti
- 1.200 g di farina W 260 P/L 0,55
- 100 g di farina Tritordeum
- 325 g di lievito madre liquido
- 725 g di acqua
- 27,5 g di sale
Temperatura finale dell’impasto 26°C.
Tempo di cottura: determinato dalla pezzatura e dal forno. Io ho impiegato circa 15 minuti per pezzature di circa 300 g.
Preparazione
Mettere le farine e 400 g di acqua nel bicchiere della planetaria o in un altro recipiente. Mescolare, coprire e lasciare riposare 30 minuti.
A questo punto iniziare l’impasto aggiungendo il lievito e, gradualmente, la restante acqua. Unire il sale per ultimo. Se si impasta con la planetaria, usare il gancio e lavorare in prima velocità per pochi minuti e in seconda velocità fino all’incordatura dell’impasto. Dopo aver ottenuto un bell’impasto liscio e omogeneo, rovesciarlo sul piano di lavoro infarinato e lasciarlo puntare per circa 30 minuti.
Fare le pezzature ovvero tagliare l’impasto in tanti pezzi del peso che si desidera e lasciare riposare ancora per 20 minuti.
Procedere con la formatura ovvero dare la forma definitiva che si preferisce alle pezzature. Io ho fatto delle pagnotte e delle trecce.
Adagiare i pani sulle teglie infarinate e lasciarli lievitare fino al raddoppio del volume iniziale, alla temperatura ideale di 27°C.
A livello casalingo si può utilizzare il forno come cella di lievitazione. E’ sufficiente accendere il forno e poi spegnerlo dopo pochi secondi, lasciando un termometro da cucina al suo interno che possa indicarci la temperatura raggiunta e monitorarne eventuali cambiamenti durante la lievitazione. I pani inseriti nel forno, alla temperatura che si è cercato di riprodurre come se fosse una cella di lievitazione da panettiere, matureranno in condizioni ottimali.
A lievitazione avvenuta, capovolgere i pani, infarinarli e poi praticare i tagli sotto pelle con una lametta.
Il forno adesso è libero per svolgere la sua naturale funzione, così è possibile preriscaldarlo a 220°C con vapore e cuocere il pane fino a doratura. Per la cottura a vapore casalinga, utilizzare delle ciotole d’acqua calda sul fondo del forno, avendo cura di aprire una fessura del forno durante gli ultimi minuti di cottura del pane.
Fantastico questo treccione di pane! Immagino il profumo appena sfornato!
ps. la ricetta delle mie orecchiette era di archivio, fortunatamente nemmeno da me è ancora arrivata la nebbia 🙂
Meglio così! Qua da noi sembra ancora primavera 🙂
Ciao Terry
La forma è bellissima e sono certa che anche il sapore sia ottimo 🙂
Grazie Consu
Io non ho il lievito madre liquido ma quello solido . Proverò comunque . Proprio bella la treccia
Grazie Anna!
Te lo consiglio perchè è davvero buonissimo. Ho scoperto questa nuova farina che mi ha dato molta soddisfazione.
A presto e ciao
Tiziana