Castell’Arquato e un disegno fatto con la matita
Camminiamo sul ponte levatoio della Rocca Viscontea, passiamo sotto l’arco del portone principale dal quale si apre subito un bellissimo scorcio sulle colline intorno a Castell’Arquato e Giulia comincia ad urlare “Ma è un disegno?”. Io non capisco cosa voglia dire e lei ripete insistentemente la stessa domanda. “Giulia, cosa? Quale disegno?” e lei punta impazientemente con l’indice destro le stesse colline che stavo cercando di inquadrare con la macchina fotografica. Alla fine scopriamo che quel disegno è il paesaggio circostante. Una meraviglia.
“Chi l’ha fatto?”
“Sono le colline, Giulia, sono i campi e i vigneti che abbiamo appena attraversato con l’auto, sono le colline”.
Stupore, mentre cerca di realizzare.
Vi avevo già anticipato di Castell’Arquato nel precedente post. Ecco allora qualche scatto di questa bella domenica piacentina in un luogo piacevolmente fuori dal tempo e dallo spazio; un pò come me.
Le foto che seguono riguardano invece La Collegiata, la chiesa di Santa Maria probabilmente risalente al 758, con il suo chiostro e il museo annesso.
Questo è il Torrione Farnese, costruzione militare cinquecentesca risalente probabilmente al 1527.
Nella piazza centrale, innanzi a La Collegiata si erge il Palazzo del Podestà che attualmente è sede della sala consiliare del Comune. Oggi ci sono ben due matrimoni qui.
Noi scendiamo per una via parallela a quella da cui siamo saliti e ci dirigiamo verso le Grotte di Santo Spirito per la mostra Tracce di Vino, inerente le antiche attrezzature utilizzate per la produzione del vino e per vedere le bancarelle dei produttori di vino, che riempiono i loro calici durante questa manifestazione del Monterosso Val D’Arda Festival, ma anche di molti altri prodotti gastronomici locali.
Vi lascio immaginare il profumo degli arrosticini cotti lungo queste vie…
Buon primo maggio e a presto