Un belga alla birra sulla mia tavola: pane o focaccia?
Da tempo avevo voglia di provare questo “Pane Belga alla Birra” tratto dal libro “Il pane: un’arte, una tecnologia” dei maestri Piergiorgio Giorilli e Simona Lauri e oggi se n’è presentata l’occasione.
Ho fatto tre modifiche: ho utilizzato il mio lievito madre al posto del lievito di birra e ho dato una forma particolare a questo pane. La pezzatura indicata sul libro è tipo filoncino; in questa versione che vi propongo oggi, ho scelto di fare un pane schiacciato in teglia rotonda (diametro 26 cm.). Non so dirvi perchè, è stata una scelta spontanea e istintiva e mi è piaciuta molto. Sembra una focaccia e, come una focaccia, ho schiacciato l’impasto con i polpastrelli delle dita e ho aggiunto un giro di olio evo prima della cottura. Dimenticavo, ho aggiunto anche qualche ago di rosmarino insieme all’olio perché l’abbinamento di sapori con il miele e la birra dell’impasto, trovo che sia davvero corposo e buono.
Se volete seguire la ricetta del libro alla lettera, è prevista una percentuale di lievito di birra pari al 5% sul peso della farina. Se decidete invece di usare il lievito madre a coltura liquida come ho fatto io, idratato al 100%, ricordatevi di fare attenzione quando aggiungete la birra durante l’impasto. Tenetene da parte un pò, aggiungetela poco alla volta e regolatevi ad occhio in base a ciò che l’impasto vi richiede. Essendo il lievito in crema già molto idratato, potreste rischiare di aggiungere troppi liquidi durante l’impasto, slegando completamente e irrimediabilmente la pasta. Non è comunque difficile regolarsi, procedete cautamente e lentamente, così non avrete problemi.
Vi piace questa forma del pane? Portate la teglia calda in tavola, tagliatene degli spicchi e servitela a piacimento.
Ingredienti
- 500 g di farina tipo 0
- 330 g di birra
- 80 g di lievito madre a coltura liquida (li.co.li) idratato al 100% e rinfrescato quotidianamente
- 40 g di miele
- 50 g di olio extravergine di oliva
- 9 g di sale fino
- 1 uovo
Temperatura finale dell’impasto: 27°C
Prima di tutto bisogna decidere se impastare a mano o con la planetaria (in questo caso usare il gancio e non la foglia).
Impastare tutti gli ingredienti aggiungendo il sale per ultimo. Fare riposare l’impasto per circa 30 minuti a temperatura ambiente.
Fare le pezzature e formature dei filoncini (se decidete di fare questa forma) oppure lasciare il panetto intero e stenderlo con i polpastrelli delle dita in una teglia rotonda, leggermente unta di olio evo o foderata con carta forno. In quest’occasione io ho usato la carta forno.
Fare lievitare un paio d’ore a 27°C con l’80% di U.R. (umidità residua). Per tenere sotto controllo questi parametri, munirsi sempre di un termometro da cucina con igrometro.
Nel caso in cui si decida di usare il lievito di birra, nella misura del 5% sul peso della farina come indicato dalla ricetta originale, basterà 1 ora di lievitazione.
Terminata la lievitazione e raddoppiati di volume, i filoncini sono pronti per essere cotti così come sono. Nel mio caso e con questa forma del pane a focaccia, ho aggiunto un giro di olio evo e qualche ago di rosmarino.
Preriscaldare il forno a 200°C e cuocere alla stessa temperatura con vapore fino a fine cottura.
“La misura dell’intelligenza
è data dalla capacità di cambiare
quando necessario”
Albert Einstein
[…] si tratta di una focaccia qualunque: è un impasto con farine miste, di mais e di grano tenero perché l’intenso aroma […]