Libri che passione

Grande meraviglia

Grande Meraviglia, il libro di Viola Ardone, edizione Einaudi

Un libro, una musica, un luogo,… quando sono speciali o quando vanno a toccare corde sensibili della nostra anima, te ne accorgi subito.

E’ stato così con l’ultimo libro di Viola Ardone, professoressa di italiano e latino, già nota al pubblico per i libri Il treno dei bambini (2019) e Oliva Denaro (2021).

La storia in breve

Grande Meraviglia è una storia ambientata in un manicomio: il mezzomondo.

Elba è nata al mezzomondo perché quando sua mamma vi è stata internata era incinta.

Il mezzomondo è la casa dei matti, ci stanno i cristiani che sembrano gatti: non hanno la coda, non sanno miagolare, però son gatti. Gatti da legare.

Con una scrittura a volte in rima, spesso tristemente ironica, Elba ci induce a riflessioni gravi e pesanti. Scrive il suo diario dei malanni nel quale racconta delle malattie (finte o reali) che vede; condivide la sua esistenza con il direttore Colavolpe, la dottoressa Lampadina (infermiera addetta all’elettroshock), le internate del suo reparto e, per il primo periodo della sua vita, con la Mutti, la sua mamma.

Ad un certo punto della storia arriva al mezzomondo un nuovo dottore: Fausto Meraviglia. E le cose cambiano per tutti.

La legge Basaglia

Ero molto piccola quando venne emanata la legge Basaglia che prevedeva la chiusura definitiva dei manicomi, ma me la ricordo bene. Per tutta la vita ho sentito dire varie volte “I matti son tutti in giro da quando hanno chiuso i manicomi!”

Fu una vera e propria rivoluzione, alla quale bisognerebbe ancora oggi dar seguito. Per ogni muro che necessita di essere abbattuto, dovrebbe seguire un lungo percorso di miglioramento.

Come ci viene poeticamente, ma tristemente raccontato nel romanzo, i manicomi erano luoghi di immenso dolore e sofferenza; di vere e proprie torture. Prigioni in cui spesso venivano rinchiuse molte donne vittime di un sistema profondamente maschilista: con estrema facilità si poteva fare internare una moglie che non si voleva più.

Luoghi di soffocamento dell’umanità.

Non so perché questo tema mi abbia sempre toccato in modo particolare e tuttora provoca un restringimento tale nel mio cuore, da faticare a respirare quando ne leggo i racconti o guardo dei documentari. Anni fa avevo letto anche i racconti della grande Alda Merini, che per ben due volte vi era stata rinchiusa. Se non li conosci, ti suggerisco di leggere anche questi testi.

E’ un libro intenso e bellissimo e non voglio rischiare di anticipare troppi dettagli, pertanto ti consiglio questa lettura senza scrivere nient’altro. Per me è un’opera necessaria che andrebbe letta nelle scuole. Ho amato ogni singola pagina, ho sentito l’emozione sulla pelle e nel cuore ad ogni parola, pagina dopo pagina. Mi sono soffermata a rileggere molte parti e ho provato un senso di perdita quando l’ho finito, come mi capita spesso con i libri come questo.

Grazie a Viola Ardone per averlo scritto. Grazie di cuore.

 

 

 

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