Libri che passione

Les oubliés du dimanche

Les oubliés du dimanche

E’ il primo romanzo della scrittrice francese Valérie Perrin (la stessa di Cambiare l’acqua ai fiori e di Tre), un successo internazionale tradotto anche in italiano con il titolo Il quaderno dell’amore perduto.

L’ho letto in francese durante la scorsa estate, dopo aver fatto tappa presso una delle librerie che preferisco in uno dei borghi francesi della Provenza e, soprattutto, dopo aver apprezzato la penna di Valérie Perrin nel bellissimo romanzo Changer l’eu des fleurs. Quest’anno ho voluto approfondirlo con la lettura della versione italiana, comprata invece in aeroporto al ritorno da un viaggio. Devo ammettere che si tratta a tutti gli effetti del mio libro da viaggio!

Les oubliés du dimanche

Un romanzo che si apre con la seguente citazione non può che entusiasmarmi subito:

Essere vecchi non è che essere giovani da più tempo degli altri.

Philippe Geluck

E’ un romanzo che parte lentamente e che altrettanto lentamente arriva alla sua conclusione. All’inizio può sembrare difficile mettere insieme tutti i dettagli che riguardano le vite dei personaggi, ma Valérie Perrin riesce a tessere un intreccio particolare fino a quando la trama si schiarisce come la nebbia al sole e tutto diventa decifrabile.

Justine

Sono andata a comprare un quaderno da père Prost. Ne ho scelto uno azzurro. Non avevo voglia di scrivere il Romanzo di Hélène sul computer, perché intendo portarmelo appresso, nella tasca del camice.

Justine è una giovane donna di ventun anni che lavora presso la casa di cura le Ortensie di Milly, un paesino di cinquecento persone nel centro della Francia. Ama ascoltare le storie degli anziani, i dimenticati (dai propri familiari) della domenica – da qui il titolo originale Les oublié du dimanche – e si lega particolarmente all’anziana Hélène Hel, un’ospite della struttura.

Comincia a scrivere la storia della vita di Hélène sul quaderno azzurro, raccontando dei suoi amori, della guerra, ma inizia anche un percorso per rimettere al giusto posto i tasselli mancanti della propria esistenza.

Justine è infatti orfana di entrambi i genitori, morti in un incidente stradale, ma più di tanto non ha mai saputo di quella triste storia: i nonni infatti, con i quali lei vive, non ne vogliono mai parlare. Con l’evolversi delle vicende romanzate, Justine riuscirà a diventare protagonista della propria storia e non solo l’appassionata scrittrice delle storie altrui.

Voli pindarici, stili letterari

Valérie Perrin è senza dubbio una scrittrice la cui penna lascia spesso spiazzati: con la semplicità di chi sembra descrivere particolari apparentemente ininfluenti, senza che il lettore se ne renda conto, gli fa gelare il sangue oppure gli strappa un sorriso. Ancora di più, secondo me, è la scrittrice dei salti pindarici tra passato e presente. Non è sempre facile starle dietro, ci vuole un po’ di esercizio, ma ovviamente ne vale la pena.

Buona lettura

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