Ogni angelo è tremendo
Piove. Ho sempre amato le giornate infrasettimanali di pioggia, quelle con la lampada accesa sulla scrivania, una maggiore concentrazione sul lavoro, il picchiettìo delle gocce contro i vetri delle finestre, la danza delle nuvole cariche d’acqua, le spalle che si stringono in un pullover, il profumo che sale dai marciapiedi bagnati, il rumore delle ruote delle macchine nelle pozzanghere.
Questa breve pausa mattutina di un quarto d’ora la dedico alla lettura del capitolo finale di un libro, un libro voluto, cercato, acquistato venerdì e che mi ha accompagnata ininterrottamente nel weekend. Un libro indossato, potrei dire. Un racconto che è ormai parte dei miei giorni e che troverà il suo posto su quella mensola speciale di casa, dedicata solo ad alcuni libri.
Susanna Tamaro
Mi aveva già allargato il cuore da adolescente quando lessi, insieme a mia mamma, Và dove ti porta il cuore e Anima Mundi.
Ricordo le chiacchierate con la mia mamma, quando per capirsi bastava una parola e le stelline negli occhi recitando una frase, un passaggio dei due libri o un aneddoto, scoprendo che avevamo gli stessi sentimenti, che avevamo sentito quelle intense emozioni e compreso. Sì, infine compreso. E poi quella gioia di quando intravedi qualcosa di meraviglioso e ti accorgi che, la persona che ami maggiormente, si è fatta strada anch’essa tra la nebbia e ha intravisto quella stessa luce. Meravigliarsi insieme. Condividere ritrovandosi.
Ogni angelo è tremendo
Un libro necessario, per tutti.
Sono nata in uno dei giorni con meno luce dell’anno, nel cuore più profondo della notte. Soffiava una bora fortissima.
La bambina è l’autrice triestina, che nasce e vive con dei genitori che oggi descriveremmo disfunzionali e che ha una particolare sindrome, la sindrome di Asperger, diagnosticatale soltanto in età adulta.
L’uomo ha bisogno della bellezza.
Percorrendo questa vita con la lettura, mentre il cuore si stringe e si vorrebbe tendere la mano verso le pagine per offrire comprensione, si apre anche una finestra sulla meravigliosa bellezza del mondo, che è in tutte le cose. Sull’amicizia, eterna e necessaria nella vita, e sul perdono. Ultimo, ma necessario.
Ecco, credo che i libri esistano proprio per farci compagnia in questo viaggio, per darci conforto nell’asperità del percorso. Esistono e rimangono con noi perché l’uomo, prima di ogni altra cosa, è memoria e la sua vita è la vita delle generazioni che lo hanno preceduto.
Questo, ma in realtà molto di più. Quel di più difficile da spiegare, ma che scava nel profondo dell’anima.
La speranza allora è questa, che in noi torni la nostalgia per parole capaci di ardere.