Buon 2023
“Come passa il tempo!” è sicuramente una delle frasi più dette e più sentite. Anche quando ci promettiamo di non cadere in banali argomentazioni, finiamo per citarla, ma questa volta è proprio il caso che io la pronunci a voce alta.
Il periodo dell’Avvento 2022 è passato con una tale velocità che, in vari momenti, mi sono trovata a pensare di non riuscire ad apprezzare fino in fondo tutto quello che stavo vivendo. È stato sicuramente un mese ricco di eventi felici e di manifestazioni impegnative; di lavoro stressante, com’è normale in fase di chiusura annuale; di insolite e inaspettate vacanze sulle mie amate montagne, ma ogni momento si è accavallato al precedente e al successivo in un vero e proprio vortice. Una sensazione pressoché costante è stata quella di non riuscire a respirare fino in fondo, come se tutta quell’emozione fosse troppa e io dovessi ricompormi in tempo per accogliere il flusso successivo.
Sarà l’età che avanza, sarà che aggiungo progetti a progetti (impossibili da realizzare tutti…), questo dicembre mi ha letteralmente ubriacata di felicità. In parallelo ho cominciato a contare il numero dei senza: è il secondo Natale senza entrami i miei genitori. Per quanto si possa essere felicemente elettrizzati dalla vita, questo periodo dell’anno che è normalmente dedicato alla famiglia (anche quando ci viene il mal di testa per i pranzi con i parenti e le rimpatriate natalizie), è anche un momento che invita maggiormente a riflettere sulle assenze. Più passa il tempo e maggiormente sento quest’assenza. Non ha importanza quanto io sia forte, indipendente e quanto accetti la caducità della nostra vita: è un’assenza che si fa presenza. C’è un fuoco che non si spegne mai, che aiuta a comprendere tutto quello che abbiamo vissuto freneticamente o che non eravamo pronti ad assimilare.
Silenzi o racconti, foto o ricordi, tutto è un divenire in una trasformazione che non ha mai fine. Un percorso che continua anche nell’assenza.
Mi fermo nei giorni a cavallo tra i due anni imponendomi di rallentare. Devo mettere insieme tutte queste luci, quelle del Natale che mi ha abbagliata e quelle del mio spirito, di coloro che mi vogliono bene e di chi non c’è più, sedendomi lungo i sentieri di montagna. Il silenzio e la pace mi aiutano a rallentare e a completare tutti quei respiri che ho trattenuto per mancanza di tempo.
A te auguro un sereno 2023 con queste emozionanti lanterne che ho fotografato la notte di Ognissanti 2022 durante una manifestazione. Che tu possa ritrovare, guardandole mentre si allontanano nel cielo, un pensiero fortunato, un’emozione rigenerante, una risposta che non trovavi. Che queste lanterne possano essere a loro volta parole e pensieri da lasciare liberi di andare verso chi e cosa preferisci tu. Che possano completare un’assenza ed essere quella presenza della quale hai bisogno per il tuo 2023.
Foto scattate il 31/10/2022
Grazie, che bel pensiero!
Credo che col passare degli anni, il Natale di ognuno si riempia di presenze assenti…. Assenti fisicamente, ma fortemente vicine nei ricordi, e nel cuore.
Buon anno anche a te, che tieni viva la speranza, alimentandola negli altri, e meriti tutto il meglio che arriverà, per tutti, in questo 2023!
Grazie di cuore per le belle parole e per aver guardato verso le lanterne.
Buon anno e buona domenica.