Spatriati, il libro di Mario Desiati
Spatriati
Tra un lievito da rinfrescare e un pane da sfornare, ti suggerisco la lettura di un altro libro che ho tra le mani in questi giorni. Si tratta di Spatriati, scritto da Mario Desiati, edito da Einaudi e vincitore del Premio Strega 2022.
L’anno dopo lessi l’unica intervista di Kafka rilasciata a un giovane scrittore, Gustav Janouch. Gli disse che il cuore è una casa con due camere da letto: una è quella del dolore, l’altra quella della gioia. Non si può ridere troppo fragorosamente, altrimenti il dolore si risveglia. Purtroppo, non può accadere il contrario, perché la gioia è sorda. Elisa Fortuna e Enrico Faneli s’erano trovati in quel rifugio che è il silenzio. Una gioia silenziosa dura più di una fragorosa, ma trattenerla troppo a lungo fa male all’anima.
Sullo sfondo, una generazione di quarantenni: spatriata, come quella dell’autore. Quella di chi ha cercato la propria strada nel mondo, lasciando senza paura i paesi d’origine. Nel particolare, una storia d’amore, quella tra Francesco e Claudia che, dal giorno in cui lei gli rivela che i propri genitori sono amanti, non si lasciano più.
Lei è solitaria, ma sicura di sé; lui ha una fede dogmatica che lo frena. Lei si sente piccola nella vita di provincia e scappa a Milano, Berlino, Londra, mentre lui rimane fermo. Negli anni di allontanamento e avvicinamento, crescono, diventano adulti e riescono sempre a ritrovarsi.
Una bella scrittura, fluida e coinvolgente, tra il romantico e il dettaglio nudo e crudo dei corpi, per arrivare a dire che il sesso è una delle tante posture inventate dagli esseri umani per
cercare di essere felici.
L’autore
Mario Desiati, autore tra gli altri di Il libro dell’amore proibito, Mare di Zucchero, Candore.