Castel Savoia, Gressoney St-Jean
Una passeggiata tra boschi e cascate: la Passeggiata della Regina
Percorrendo il sentiero n. 15 di Gressoney St-Jean (Val D’Aosta), noto come La passeggiata della Regina, da Tschemenoal (1421 m) si arriva al Belvedere (1441 m), luogo su cui sorge il fiabesco Castel Savoia. Un comodo itinerario immerso nella natura che la Regina Margherita di Savoia era solita percorrere dalla sua dimora estiva, al cuore del villaggio che tanto amava e alla chiesa di San Giovanni, dove si recava a messa con gli abitanti del paese.
Il Belvedere di Gressoney St-Jean domina tutta la vallata fino al ghiacciaio del Lyskamm e non è difficile comprendere il motivo della scelta di questo luogo, per costruire la residenza estiva della Regina Margherita di Savoia.
La Regina era solita soggiornare a Gressoney St-Jean fin dal 1889, ma la posa della prima pietra avvenne nel 1899 su progetto dell’architetto della Real Casa Emilio Stramucci.
Castel Savoia
Lo si può definire come un esercizio eclettico fin de siècle, una dimora gioiello neomedievale, neorinascimentale e altresì di art nouveau. Basta entrare nell’androne principale per accorgersene subito.
Un castello assolutamente all’avanguardia per l’epoca, dotato di acqua calda, termosifoni che sembrano essere stati posati pochi giorni fa, impianto di illuminazione elettrica e collegamento su binario sotterraneo per fare comunicare la sala da pranzo con le cucine, posizionando i cavi ben nascosti da appositi pannelli e pareti.
Le pitture interne sono opera del pittore torinese Carlo Cussetti, decoratore del Palazzo Reale di Torino, mentre gli arredi medievaleggianti sono opera dell’intagliatore Michele Dellera, fornitore della Casa Reale.
Su porte, vetrate, camini ricorre il nodo sabaudo e il motto Fert (Fortitudo Eius Rhodi Tenuit) ovvero “la sua forza preservò Rodi”, un acronimo che sottolinea come un Savoia fu capace di liberare Rodi dai Saraceni, anche se nessun documento storico attesti questo fatto o la presenza di un Savoia sull’isola di Rodi.
Tutto ebbe inizio da un desiderio
Una grande terrazza dalla quale affacciarsi dalla camera da letto.
Dalla camera privata della Regina Margherita si accede infatti alla meravigliosa terrazza circolare, la quale ha reso altresì possibile la creazione della sottostante veranda. È difficile stabilire quale sia l’ambiente più bello. Entrambi meravigliosi e suggestivi, circondati dalle Alpi.
Per quanto riguarda invece la vegetazione, un tempo non c’erano tutti gli alberi che oggi circondano la dimora, per motivi legali alla sicurezza e al controllo del territorio da parte degli invasori.
Da questo lato del Castel Savoia si può vedere il Romitaggio Carducci, una dependance voluta dalla Regina in memoria del poeta e amico Giosuè Carducci.
Onde venisti? Quali a noi secoli
sí mite e bella ti tramandarono?
fra i canti de’ sacri poeti
dove un giorno, o regina, ti vidi?…
Giosuè Carducci, Alla Regina d’Italia, 1878
Dai Savoia ad oggi
Dal 1981 il castello è stato acquistato dalla Regione Valle D’Aosta ed è visitabile. Il Re Vittorio Emanuele III, dopo averlo ereditato, lo vendette all’industriale milanese Ettore Moretti i cui eredi, negli anni ’80 del secolo scorso, lo vendettero definitivamente alla Regione.
È particolarmente bello durante l’inverno e con la neve.
Sul suo pendio è stato creato in anni recenti un delizioso giardino botanico con aiuole rocciose del paesaggio alpino.