Les Écrins, la Tartiflette
Con i piedi negli scarponi da montagna
e sotto il tavolo, a degustare piatti tipici
Oggi vi porto ancora a spasso tra Grenoble e Briançon, sulle Alpi francesi e, dopo la nostra lunga camminata, potremo fermarci ad assaggiare un delizioso piatto tradizionale.
Il Belvedere des Écrins apre lo sguardo sull’omonimo e meraviglioso parco nazionale protetto, situato nella provincia dell’Isère e delle Alte Alpi francesi.
Qui gli appassionati di trekking possono scegliere tra circa 740 chilometri di sentieri mappati, lungo i quali trovare una trentina di rifugi.
Il massiccio degli Écrins e le sue vette
Sono circa una quarantina i ghiacciai da ammirare. La Meije, della quale vi ho parlato nell’articolo sul Col du Lautaret, raggiunge quasi 4.000 metri d’altezza. La Barre des Écrins arriva a 4.101 metri.
Osservo questo paesaggio domandandomi quanto a lungo rimarrà così bello e se mai riuscirà a proteggersi dagli effetti dell’inquinamento. Poi riprendo le forze e continuo a camminare, in un perenne sali e scendi che non stanca mai. Sento la fatica e la pace.
È giunta l’ora di mettere qualcosa sotto i denti:
degustiamo la Tartiflette!
Per assaggiare alcuni dei piatti tipici di questa regione, raggiungiamo Les Deux Alpes e ci fermiamo a comprare la Tartiflette.
Cosa ci dice il nome di questo piatto che arriva dalla Savoia francese? Che è un’altra ricetta a base di patate; sì, perché tartiflà significa proprio patata. Ma le patate non sono gli unici ingredienti: la tradizione vuole anche il formaggio locale Reblochon (formaggio a pasta pressata fatto con latte crudo vaccino).
Sul versante italiano si trovano delle ricette simili preparate con il formaggio taleggio o, comunque, con formaggi locali che si fondono facilmente.
La ricetta della tartiflette
Ingredienti:
- 1.000 g di patate pelate e tagliate
- sale fino quanto basta
- 200 g circa di pancetta affumicata
- burro quanto basta
- 4 cipolle bianche mondate e affettate
- aglio per profumare la pirofila imburrata
- 300/400 g di formaggio Reblochon tagliato (in alcuni casi si trova con la crosta e in altri senza crosta)
Ho visto preparare questa ricetta in due modi: con una sola cottura in padella oppure con una doppia cottura (prevalentemente fatta in padella e poi leggermente gratinata in forno).
Per prima cosa bisogna far lessare le patate in abbondante acqua. Per quanto riguarda il sale, si può aggiungere un po’ di sale grosso quando l’acqua bolle oppure salare tutto alla fine (io preferisco salare alla fine). Non bisogna comunque esagerare perché la pancetta è già molto salata.
A parte, in una padella molto capiente, bisogna far rosolare del burro (siate generosi) con le cipolle e la pancetta. Dopo una decina di minuti di cottura a fuoco medio/basso, bisogna aggiungere le patate lessate e per ultimo, il formaggio a tocchetti. Lasciare che tutto si amalgami bene a fuoco basso e che il formaggio si fonda perfettamente.
Versare gli ingredienti in una pirofila imburrata e profumata con l’aglio quindi servire direttamente o mettere in forno a 200°C per pochi minuti, prima di servire.
È una vera prelibatezza! Io ho provato a rifarla a casa mia, subito dopo le vacanze, e devo ammettere che non delude mai, sebbene il panorama non sia quello delle Alpi.
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