I maestri del panettone 2018
I MAESTRI DEL PANETTONE EDIZIONE 2018
Il fine settimana del 24 e 25 novembre ha rappresentato una vera e propria festa del panettone artigianale d’autore.
Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, un museo da vivere, ha aperto le Cavallerizze per ospitare 26 grandi maestri pasticceri, i migliori d’Italia, che hanno portato le ultime proposte in tema di panettone.
Riuscite ad immaginare? Andiamo per gradi e prendiamola larga. Cavallerizze è un bellissimo spazio espositivo annesso al museo della Scienza e della Tecnologia nella zona milanese di Sant’Ambrogio e rappresenta una bella forma di recupero di edifici storici del 1800: scuderia e maneggio costruiti su un ex giardino del monastero Olivetano, in seguito distrutti dai bombardamenti del 1943.
Facendo la fila per entrare si cominciano a percepire tutti gli aromi dei panettoni, provenienti dai box espositivi e dai banchi della degustazione in corso; s’intravede il sottomarino Toti e poco più in là, basta aprire una porta per trovarsi nei meravigliosi corridoi che ospitano molte opere di Leonardo Da Vinci. Essere qui è già una felicità.
Italian Gourmet ha organizzato una delle sue meravigliose manifestazioni, punto d’incontro tra l’alta pasticceria e il grande pubblico, che per appassionati come me rappresenta una vera apoteosi.
Cerco un posticino tra la folla per degustare con calma i vari panettoni insieme a mia figlia mentre vedo alle mie spalle il maestro Stefano Laghi che chiacchiera animatamente sulla lievitazione, insieme ad alcune persone in pausa caffè; corro allo stand del maestro Renato Bosco per salutare lui e Fancesca Verzini, ricordando loro di quando andavo fino a Verona e a Vighizzolo d’Este per imparare a fare i panettoni da loro e di quanto mi siano stati utili e infinitamente preziosi i consigli del maestro.
Mi aggiro attirata dai profumi e con gli occhi spalancati di chi ha visto i più bei panettoni di sempre e mi fermo dal grandissimo maestro Luigi Biasetto per fargli i complimenti e, scherzando, per chiedergli se ha portato con sé anche la “Setteveli” (la torta con cui vinse il campionato del mondo di pasticceria). Il maestro, scherzando a sua volta con l’umiltà e la disponibilità che lo contraddistinguono sempre, mi risponde che considerato il grande interesse per la Setteveli, magari penserà ad un Panettone Setteveli per la prossima edizione. Il panettone al cioccolato del maestro Biasetto è il mio primo acquisto: mi fermo ad assaggiare e non posso salutare senza prenderne uno.
Proseguo e incontro il grande Claudio Gatti con tutto il suo banchetto di fantastiche focacce e finalmente assaggio la Giuseppe Verdi, poi i maestri Cantolacqua, Elmi, Gabbiano, Lenti, Marigliano, Mazzali, Pepe, Santoro, Servi e arrivo da Vincenzo Tiri che, ahimè, ha già terminato tutto e non riesco nè ad assaggiare, né a portarmi a casa uno dei suoi panettoni.
Mi concedo una lunga sosta dal maestro Sal De Riso e mi perdo completamente tra i limoni. Le sue proposte limoncello e zenzero sono un vero e proprio viaggio in terra salernitana.
Mentre assaggio l’albicocca e cioccolato del maestro Lenti, mi incuriosisce il suo panettone formato maxi in bella mostra e poi mi concedo un’altra lunga sosta dal maestro Lucca Cantarin. Il panettone Cantarin ai marroni e pasta di mandorle è una dolcissima e infinita coccola natalizia. Lo assaggio e lo porto decisamente a casa, dopo aver sentito parlare con orgoglio il maestro che mi racconta della scelta della farina di marroni.
Il giro è ancora lungo e inebriante e, a metà strada, rimango decisamente stupita e attratta dalle proposte della maestra Carmen Vecchione; tra i suoi 7 panettoni ci sono due panettoni fantastici: l’albicocca e zafferano e il Pan Ramata. Non so cosa mi piaccia maggiormente, ma mi porto a casa, dopo una lunga descrizione, il Pan Ramata fatto con la cipolla rossa! La curiosità è stata ben ripagata e il Pan Ramata è qualcosa di meraviglioso. Mi spiegano che alcuni chef l’hanno apprezzato servendolo tostato con del baccalà e io terrò ben in mente quest’idea, che proverò a fare a casa il prima possibile.
Qui si degusta, si parla con i maestri, tutti disponibili e consapevoli che il grande pubblico abbia necessità di comprendere cosa sia veramente un grande lievitato artigianale, come si prepari, quante cure necessiti e quanto lavoro e professionalità ci siano dietro ad un prodotto di questo tipo. E’ un mondo completamente differente rispetto ai prodotti della grande distribuzione e questa manifestazione è l’evento migliore per raccontarlo e spiegarlo, attraverso i vari laboratori organizzati durante le due giornate e con le degustazioni di oltre 100 proposte di panettone.
Nella foto seguente si vede il taglio del panettone uvetta, mela e pinoli del maestro Renato Bosco
Il maxi panettone della Pregiata Forneria Lenti
I maestri Renato Bosco e Vincenzo Tiri
La “fabbrica del panettone”, un percorso per spiegare passo dopo passo
come si produce questo meraviglioso grande lievitato, in maniera artigianale
Alcuni dei panettoni
Maestri all’assaggio dei panettoni dei colleghi
Il maestro Luigi Biasetto
Se vi è venuta voglia di provare a fare il panettone, nell’apposita categoria dell’archivio del blog (Panettone e Grandi Lievitati) troverete qualche proposta, con tutte le spiegazioni utili.
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